Noi ragazzi della scuola media dell’ Istituto
Comprensivo San Giacomo d’Acri siamo stati i promotori di un’esperienza
didattica che ha lo scopo di coinvolgere
il mondo della scuola, le famiglie ed il Comune su alcune importanti tematiche
che riguardano il nostro territorio.
L’intervento mira essenzialmente alla
riduzione dei rifiuti e contribuisce a sostituire il concetto “RIFIUTO” con quello di “RISORSA”.
La nostra
esperienza propone l’effettuazione di un piccolo impianto-pilota per il
compostaggio e scaturisce da una attenta analisi dei principali tipi di rifiuti
reperibili nella scuola stessa o in prossimità di essa. La frazione organica
dei rifiuti rappresenta il 35% e anziché finire
in discarica può essere sottoposta ad un
processo di biotrasformazione ad opera di alcuni microrganismi, che in varie
fasi ed in presenza di ossigeno,la decompongono, la mineralizzano,
ritrasformandola in vapore acqueo, anidride carbonica, Sali minerali e sostanza
organica stabilizzata (humus).
1) l’impatto
ambientale di un impianto di compostaggio è certamente più contenuto rispetto
ad altre attività di smaltimento;
2) grazie al
recupero mediante compostaggio, si riduce la quota dei rifiuti organici da
avviare allo smaltimento in discarica.
Il procedimento per la produzione del
compost è abbastanza semplice e può essere facilmente realizzato anche da noi
ragazzi a scuola.
Molti paesi hanno già iniziato la strada
del riciclaggio dei rifiuti organici, facendo ricorso ad impianti di
compostaggio.
MATERIALI
DA UTILIZZARE
Carta, cartoni, scarti di cucina provenienti
dalla mensa scolastica, rami secchi, residui di potatura, foglie, erba.
SCELTA DEL SITO
SCELTA DEL SITO
Deve essere allestito in una zona di
facile accesso, non lontano dall’edificio scolastico è protetta dalle
escursioni termiche.
PERIODO
PERIODO
L’autunno è la stagione più comoda che
ci permette di seguire la maturazione del “compost” nell’arco di tutto l’anno
scolastico.
TECNICHE
DI COMPOSTAGGIO
Si può scegliere tra il cumulo e la
compostiera. Nel cumulo il materiale viene triturato e disposto a strati, che
periodicamente vengono rivoltati per consentire l’ areazione. La compostiera è
un contenitore in rete metallica plastificata, di forma cilindrica. All’
interno si dispone in basso un materassino filtrante. Nella parte superiore va
coperto per evitare la pioggia e quindi l’ eccesso di umidità.
A seconda del periodo di maturazione
distinguiamo tre tipi di compost:
1) COMPOST
FRESCO:dopo due – tre mesi il prodotto è ancora di trasformazione. E’
ricco di sostanze nutritive ma non si può utilizzare sulle radici, in quanto
non si è completata la fase di stabilizzazione; è avvenuta la fase di
igienizzazione in seguito forte aumento della temperatura.
2)COMPOST
PRONTO:dopo quattro – otto mesi, è gia stabilizzato ed igienizzato. Il
contenuto di azoto è inferiore al precedente ed è possibile utilizzarlo prima
della semina o della messa a dimora delle piante.
3)COMPOST
MATURO:dopo dodici – quattordici mesi è perfettamente stabilizzato e si
può usare in agricoltura.
ATTREZZI UTILI
ATTREZZI UTILI
Forcone, annaffiatoio, carriola, badile,
termometro, struttura di contenimento, setaccio.
CONCLUSIONI
Il problema dei rifiuti è un’emergenza
che va al più presto affrontata e risolta, perché mette in pericolo la
sopravvivenza di molti ecosistemi. Risulta quindi necessario cominciare a
modificare i nostri comportamenti, a partire da quelli quotidiani. Noi
riteniamo che la scuola può divenire il punto di riferimento per il cambiamento
che investe tutto il territorio: le azioni educative proposte e realizzate
dalla scuola hanno infatti una ricaduta immediata ed efficace sul territorio
stesso.
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